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Alfonso Mangone

Mangone sembra averla vista per primo, come se nessun altro l’avesse dipinta. Per lui, Venezia e essenzialmente colori e luce, in un impeto che si transforma in stile. La pittura e nel gesto che ha un’intima forza strutturale. Mangone e abile.

 

Esprime emozionie construisce palazzi. Non perde tempo. Dipinge emozioni e non illustra. Ma fa ben sentire la citta d’acqua, da punti di vista che consentono visioni instabili. Dipinge l’aria, il vento, le correnti e le ombre, talvolta con una frenesia emotiva che esprime ansia piuttosto che piacere.

Alla fine, della sua pennellata libera potremmo dire che fa nascere una Venezia che non c’e. O che non c’era prima che Mangonne la vedesse.

Citta di Venezia, tante volte vita, un’immagine mai prima vista.

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